Anz-One

Dobbiamo stare a galla, conviene essere stronzi! (F. Oreglio)

03 ottobre 2005

Sul Computer...


Benvenuti al primo articolo scritto col mio nuovo computer. Quello vecchio si è spento come un vecchietto; la memoria è lentamente svanita, poi ha cominciato ad andare "in bomba", sempre più spesso. La tastiera si è consumata, lo schermo si è riempito di graffi; i vari tentativi di ripararlo sono stati sempre più vani, fino a quando il disco fisso non ha ceduto. in questo momento è un angolo di casa mia: forse lo userò come fermaporta. Quello nuovo è un modello simile, portatile e leggero, fatto di plastica; mi sembra fragile, inadatto alla vita di tutti i giorni. I portatili sono delicati, si rompono facilmente, possono essere rubati in un attimo. Possono venire infettati da virus in ogni momento, soprattutto se non sono Mac. E il mio portatile sembra un giocattolo, ma non lo è. E' la mia banca, ci pago conti e bollette. E' anche il mio stereo, anche se con le sue mini-casse la musica si sente male. E' il mio lettore dvd, e ci vedo film e video; è anche il mio archivio, il mio album di fotografie, il mio diario, il mio carrello della spesa e molto altro ancora. Lo uso per guadagnarmi da vivere, è il mio posto di lavoro. Quando è morto il mio vecchio computer mi sono sentito come buttato sulla strada. Per questo mi sono precipitato a comprarne un altro, ancora portatile, perchè io sono sempre in giro. E dove vado cerco un segnale wi-fi per accedere a Internet. Poi c'è il problema delle batterie, che si scaricano subito, trasformandomi in un vampiro di energia, sempre a caccia di una presa di corrente. Quando il vecchio è morto non ho perso dati: abituato a questi eventi, mi ero salvato tutto. Ne ho già uccisi un po' di computer, so come fare. Ora tutte quelle informazioni sono su quello nuovo, che non è già più perfetto come quando l'ho comprato. Accusa il peso, infatti ha già "crashato" una volta, soffocato dalle fotografie. Non ho mai usato la macchina fotografica, ma ora, con la digitale, ne faccio a centinaia. Tanto mi porto già in giro il computer, perchè non la camera?
Come la maggior parte di voi non mi sono mai liberato dei vecchi dati, non ho il tempo né la forza per farlo, è molto più semplice e veloce tenere tutto. Così il mio fardello di dati cresce anno per anno. Sono felice che mio nonno non abbia avuto un computer: sicuramente avrei ereditato pure i suoi dati!
Il nuovo computer ha un motore di ricerca interno che permette di trovare i file inutili che mi ero scordato di avere. E' sempre in funzione, cercando di catalogare tutto quello che trova. Temo che il disco fisso cederà, a causa dello stress, molto prima di essere riempito di spazzatura. Ci tengo a dirlo, sono felice col mio nuovo computer, mi ha preso molto, non riesco a lavorare. Il suo mondo mi coinvolge profondamente, scopro una vita aliena fatta di fantasie multimediali, un regno di cartelle che appaiono e scompaiono, menù che si allungano come se fossero di gomma ospitando icone sottili, suoni e beep, barre, riquadri, bottoni e gadget digitali che ronzano sullo schermo. Ho a mia disposizione font di una dozzina di lingue diverse, che non userò mai, intere nazioni ospiti del mio personal computer. Che diventa personale ogni giorno che passa. Altre persone possiedono i diritti legali di alcuni file che ho in archivio. Il servizio di aggiornamento automatico dei software li modifica imprevedibilmente, ladri e spie tentano di infiltrarsi, lottando con i firewall che fanno scattare allarmi in continuazione. I computer di oggi sono sempre meno degli strumenti utili e sempre più un immenso gioco. E io non riesco a smettere di giocare. Sono completamente dipendente. Non sono più il proprietario di un oggetto di plastica: sono l'abitante di un cyberspazio, un territorio vasto e pazzo, una casa degli specchi, pieno dei miei bisogni e desideri. Posso spegnere il computer, ma lo spazio è ancora lì. Perchè, alla fine, l'ho costruito io.
Bruce Sterling, "Lo confesso sono un killer: uccido computer", in XL, Ottobre 2005, pag.31.

Ho scelto questo articolo come omaggio al mio computer: ormai ci faccio di tutto.... o quasi, senza il mio computer non sarebbe esistito nemmeno questo blog. Con lui ci studio e ci lavoro, ci gioco e ci ascolto musica, ogni tanto non fa quello che gli dico di fare, e allora, dopo un primo approccio paziente (il reset) bisogna far vedere chi comanda e agire di polso... arriva la formattazione (perchè in fondo sono sempre io che comando). Ma non si cancella tutto, perchè prima ho salvato tutto quello di buono che con il mio computer ho fatto......

1 Comments:

At mercoledì, ottobre 12, 2005 1:28:00 AM, Blogger Darko Pancev said...

Vista la richiesta traduco: Ciao,ho visto il sito ed è molto bello! Veramente! Va bene, ci sentiamo presto... Tua sorella

 

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